Introduzione

Nei cantieri e negli impianti industriali, la sicurezza si gioca spesso sull’ultimo livello di protezione: i DPI nei cantieri e negli impianti. Tuttavia, molti incidenti non derivano dall’assenza dei dispositivi, ma da scelte errate, scarsa formazione o mancanza di controllo. Un paio di occhiali inadeguati, guanti della misura sbagliata o una maschera mai sottoposta a fit test possono annullare completamente la protezione.

La vera sfida non è quindi solo fornire i DPI, ma costruire un sistema di gestione completo e tracciabile, conforme al Regolamento UE 2016/425, che copra ogni fase: dalla selezione alla manutenzione, dal training alla revisione periodica.

Perché i DPI falliscono

Quando si analizzano gli infortuni, emerge spesso che i dispositivi erano presenti, ma non funzionavano come previsto. In molti casi si tratta di scelta generica del prodotto, di mancata formazione pratica o di assenza di manutenzione periodica. Altre volte il problema nasce da DPI che non si adattano alla persona o che interferiscono tra loro: un elmetto che impedisce la corretta tenuta del respiratore, occhiali che si appannano e vengono sollevati, guanti che riducono la manualità e spingono l’operatore a non indossarli.

Il punto è che la protezione non è mai automatica. Un DPI funziona solo se viene scelto in base al rischio effettivo, se si adatta al lavoratore, se è utilizzato correttamente e se viene mantenuto in condizioni ottimali.

Dal rischio alla gestione: costruire un sistema che funziona

Il primo passo consiste nel passare da un approccio teorico a uno basato sui compiti reali. Ogni attività deve essere associata ai rischi residui e ai relativi requisiti di protezione. Questo consente di creare una matrice attività–rischio–DPI che diventa la base per gli acquisti, la distribuzione e le verifiche. Un sistema di questo tipo evita scelte generiche e garantisce che ogni dispositivo risponda a standard precisi, come le norme EN 166 per la protezione del viso, EN 388 per i guanti da taglio o EN 407 per i lavori a caldo.

La selezione però non basta. È indispensabile verificare la conformità dei fornitori e dei prodotti, richiedendo sempre dichiarazioni di conformità e certificazioni aggiornate. Nei casi di DPI di categoria III, come quelli anticaduta o i respiratori, deve essere confermata anche la sorveglianza periodica da parte dell’organismo notificato. Nessun dispositivo dovrebbe entrare in uso senza una documentazione tracciabile.

A questo si aggiunge il tema del fit test, soprattutto per i respiratori a tenuta. Anche un DPI certificato perde efficacia se non aderisce correttamente al volto. Il fit test, eseguito con metodi riconosciuti, è l’unico modo per assicurare la tenuta del dispositivo e garantire la protezione reale.

Formazione, utilizzo e cultura della sicurezza

Un altro aspetto spesso trascurato riguarda la formazione pratica. Le sessioni teoriche sono utili, ma non bastano. Gli operatori devono saper indossare, regolare, pulire e sostituire i DPI con sicurezza e rapidità. Brevi esercitazioni sul campo, anche di pochi minuti, aiutano a fissare le corrette abitudini operative e a ridurre gli errori quotidiani.

La supervisione ha un ruolo chiave. Regole semplici, chiare e coerenti con il rischio dell’area – ad esempio “lavori a caldo → visiera EN 166B e guanti termici EN 407” – devono essere applicate ogni giorno. La coerenza e la verifica costante trasformano la sicurezza da obbligo formale a cultura condivisa.

Tracciabilità e manutenzione: la sicurezza non finisce con la consegna

Un sistema efficace di gestione dei DPI nei cantieri e negli impianti non si esaurisce con la distribuzione dei dispositivi. È fondamentale sapere chi ha ricevuto cosa, quando e con quale formazione. Strumenti digitali semplici – come QR code o tag NFC collegati a un database – consentono di monitorare scadenze, sostituzioni e interventi di manutenzione.

La manutenzione regolare e la pulizia corretta sono altrettanto essenziali. Ogni azienda dovrebbe stabilire criteri chiari per la sostituzione dei DPI, basati su usura, esposizione o tempo. In particolare, per respiratori e dispositivi anticaduta, le ispezioni devono essere documentate e periodiche.

Misurare, migliorare, dimostrare

Infine, la gestione moderna dei DPI deve essere misurabile. Indicatori come il tasso di utilizzo corretto, i risultati dei fit test o i tempi medi di sostituzione forniscono dati oggettivi per valutare l’efficacia del sistema. Gli auditor non cercano solo conformità formale, ma evidenze di controllo, tracciabilità e miglioramento continuo.

Come ProjectZero può aiutare

ProjectZero supporta le aziende nella creazione di sistemi di gestione dei DPI realmente efficaci, combinando competenza tecnica, tecnologia e formazione. Dal disegno della matrice rischio-attività alla verifica della conformità normativa, dall’organizzazione di fit test e training pratici fino all’implementazione di tracciabilità digitale con QR o NFC, il nostro approccio trasforma le procedure di sicurezza in processi misurabili e sostenibili.

Un sistema di DPI nei cantieri e negli impianti ben costruito non è solo una misura di protezione: è un investimento in efficienza, credibilità e sicurezza reale.

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